Oggi
parliamo di Zafferano, altro ingrediente che utilizzo spesso nelle
mie ricette.
Le
sue proprietà benefiche per la salute, la rendono una delle spezie
maggiormente utilizzate in cucina e non solo.
È
originario del sud ovest asiatico ed è la spezia più costosa al
mondo e per motivi non futili. Pensate che ogni ettaro ne produce
solo circa 6 chili all'anno.
Sono necessarie circa 200 ore di lavoro
per raccogliere i fiori e rimuovere gli stami per l'essiccazione, per
riuscire a produrre solo 1 chilo di zafferano. Per fortuna il suo
utilizzo prevede una bassissima quantità di polvere.
Il migliore che
ho trovato in commercio, di quello venduto in bustina, è quello con
marchio “3Cuochi” che proviene dalla regione Abruzzo e che
consiglio a chiunque.
In
Italia le maggiori aree in cui si coltiva sono l'Umbria, le Marche,
la Sardegna e, appunto, l'Abruzzo.
Lo
Zafferano contiene minerali come calcio, fosforo, sodio, potassio,
ferro, magnesio e manganese. Inoltre vi troviamo presenti
vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C.
Si
trovano tracce del suo utilizzo come rimedio per diversi disturbi,
addirittura in alcuni testi medici risalenti all'antica Persia ,in
cui già venivano sottolineati i benefici verso disturbi respiratori
e ulcere dello stomaco.
Utile
per placare l'ansia, la medicina Ayurvedica stessa, lo
considera una sostanza a metà strada fra alimento e farmaco.
La
proprietà principale è quindi antistress e antidepressivo
naturale.
Può
essere utilizzato per uso topico, per problemi di acne, migliorando
la condizione generale della pelle, mentre per uso interno, oltre
agli effetti antidepressivi, ha effetti sulla circolazione sanguigna,
la regolazione delle mestruazioni, nel trattamento dei disturbi
digestivi, per sedare la tosse e nel sollievo del respiro asmatico, e
infine nella riduzione della febbre.
In
paesi come il Tibet viene utilizzato fin dai tempi antichi come
ingrediente per incensi medicinali, mentre in Iran viene ancora oggi
investito moltissimo per la ricerca di suoi possibili usi medicinali.
Composto
dagli stimmi color rosso che, polverizzati e sciolti nelle pietanze,
danno al cibo quel caratteristico color giallo intenso, contiene
circa 150 sostanze, di cui 4 fondamentali :appartenenti alla famiglia
dei carotenoidi.
I
principi attivi contenuti, hanno effetti positivi su
neurotrasmettitori cerebrali come la dopamina, la noradrenalina e la
serotonina.
Le
sostanze attive dello zafferano sostengono i processi fisiologici che
riguardano la memoria e l'apprendimento e agiscono in generale
sulla salute del cervello e del sistema nervoso, grazie alle sue
notevoli proprietà antiossidanti.
Siamo
abituati ad associare l'uso dello zafferano in cucina, principalmente
al risotto, ma in realtà può essere usato su pasta, dolci, carni e
yogurt. Inoltre è possibile utilizzarlo in tisana, modalità in cui
i suoi carotenoidi, che sono tra i pochi solubili in acqua, si
estraggono facilmente con la bollitura.
Istruzioni
per la tisana :
mettere
un pizzico di zafferano in polvere in una tazza d'acqua,
portare ad ebollizione e lasciar riposare per circa dieci minuti.
Aggiungendo un cucchiaino di miele si otterrà un ottimo infuso sia
digestivo che antistress, che bevuto la sera vi aiuterà anche a
conciliare il sonno.
Storicamente,
lo zafferano veniva usato come colorante naturale ed in India, Tibet
e Cina era utilizzato per produrre il colore delle vesti
per i monaci
indù e buddisti, conferendo quel colore giallo-arancio con una
leggera sfumatura rossastra unica e inimitabile anche dalle altre
spezie esistenti, come ad esempio, la curcuma.
Importante
da ricordare: come molte cose in natura, oltre ai benefici se usato
in maniera corretta, può diventare tossico se utilizzato in dosi
errate : si dice che la dose ideale che non deve mai essere superata,
sia quella di 1,5 grammi al giorno.
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