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sabato 29 ottobre 2011

BRASATO E STUFATO : ECCO COME!


Oggi parliamo di BRASATO e STUFATO.
Innanzitutto dobbiamo ricordarci che sono considerati entrambi piatti poveri perché per questi tipi di cottura si utilizzano carni di seconda scelta, con qualche filo di grasso e qualche nervetto che le rendono molto morbide, ma compatte e gustose anche dopo i lunghi tempi di cottura che richiedono ( anche se oggi con la pentola a pressione e il forno a microonde si possono ridurre.
La differenza fra brasato e stufato risiede negli ingredienti:

lo stufato viene fatto con vino e spezie, mentre il brasato ( che tagliato a cubotti prende il nome di “spezzatino”) prevede l'accompagnamento di verdure.
Lo stufato è di sapore più deciso del brasato, che grazie alle verdure si “ammorbidisce” nel gusto.
Lo stracotto è il nome che viene dato al brasato nell'Italia Centrale. Questi piatti non sono nati nell'Italia Meridionale e infatti vengono accompagnati quasi sempre con polenta.

Un consiglio per preparare lo stufato : mettete la carne a marinare per una notte intera immersa in un vino rosso corposo assieme a erbe e spezie come alloro, pepe in grani, aglio, chiodi di garofano, rosmarino, pezzetti di noce moscata. La ricetta tradizionale prevede la cottura in una casseruola di terracotta e di servirla con riso lessato condito con il sugo dello stufato e si otterrà uno stupendo piatto unico.
Non è necessario accompagnarlo con polenta, dato che è già abbastanza robusto come gusto: preferite pane toscano abbrustolito.

Per quanto riguarda il brasato è sicuramente ottimo con patate o piselli o funghi.
Quando viene cucinato con il vino, aspettato che il sugo si asciughi prima di aggiungere i piselli o i funghi.
Mentre per quanto riguarda le patate, tagliatele a pezzi, lessatele molto al dente e aggiungetele solo quando mancano 15/20 minuti alla fine della cottura.
Se doveste accorgervi che il sugo è tropo poco aggiungete piselli o vino: se invece notate che è eccessivo mettete 2/3 pezzi di patata cruda per farlo addensare.

Essendo più leggero dello stufato, il brasato può essere accompagnato spesso con polenta e otterrete ancora un gustoso e ricco piatto unico.
Inutile dire che se se serviti il giorno dopo averli preparati, sia brasato che stufato, ci guadagnano in sapore e morbidezza.


venerdì 28 ottobre 2011

INVOLTINI DI PLATESSA ACCIUGHE E CAPPERI


Ricordate la ricetta degli involtini di platessa con acciughe e pomodoro fresco che ho pubblicato qualche mese fa?
Beh l'altra sera ci ho riprovato facendo qualche variazione sul tema.

OCCORRENTE:
- una confezione di filetti di platessa ( io uso generalmente quelli surgelati anche se sarebbero meglio freschi)
- un vasetto di acciughe sott'olio
- capperi ( quanto bastano )
- pomodorini ciliegina ( di media grandezza 5 o 6 )
- sale
- pepe
- erba cipollina
- olio d'oliva extravergine


PREPARAZIONE:
Dopo aver tagliato in listarelle di misura adeguata all'avvolgimento i filetti di platessa, ben scongelati e asciugati dell'acqua in eccesso, ho miscelato in un piatto piano sale, pepe, erba cipollina e olio extravergine di Oliva.
Ho passato ogni filetto in questa semplice salsina ( come quando si impanano ).
Ad ogni listarella così condita, ho aggiunto un filetto di acciuga e 4/5 capperi ; infine ho avvolto e bloccato l'involtino con uno stuzzicadente., facendo attenzione affinché il “ripieno” non fuoriuscisse.
Nel frattempo ho spelato i pomodorini ciliegina e li ho tagliati a cubetti, disponendoli come un letto sul fondo della pirofila già rivestita con un foglio di carta da forno sul quale avevo già steso un velo d'olio d'oliva.
Ho infine posizionato gli involtini facendo attenzione a lasciare un po' di spazio fra l'uno e l'altro.
Per ultimo ho spolverato il tutto con una piccola aggiunta di pepe nero e erba cipollina e ho infornato nel forno preriscaldato .
E dopo circa 30 minuti di cottura a 180° ecco il risultato!


Il mio compagno che, diciamo è abituato a mangiare poche cose ( purtroppo e non è colpa mia, GIURO!) l'ha trovato delizioso. Spero non l'abbia detto solo per farmi contenta!(altrimenti lo strozzo!)
Beh, trovo che sia una variazione sul tema per rendere questo pesce saporito e un po' più gustoso.

E voi avete altri trucchetti per rivitalizzare l'altrimenti banale filetto di platessa?

COME CONDIRE BENE L'INSALATA



Potrà sembrare una banalità, ma io che già non sono una grande amante dell'insalata lo sono ancora meno di quella condita poco e male.
E mi prendono sempre in giro per quanto tempo “perdo” a girarla e rigirarla nella ciotola, ma ho scoperto che.....

Si dice che occorrano 4 persone per CONDIRE BENE L'INSALATA:
un avaro per l'aceto, un saggio per il sale, un prodigo per l'olio e un matto per mescolare.
Perché il condimento si amalgami bene fate così : mettete il sale necessario in una ciotolina e aggiungete l'aceto; mescolate per far sciogliere il sale e condite; poi macinate il pepe e mescolate; da ultimo irrorate con l'olio.
Se mettete l'olio prima, la verdura verrebbe coperta da un velo e non assorbirebbe gli altri sapori. Sul fondo della ciotola non deve restare condimento.

giovedì 27 ottobre 2011

LA CUCINA E I RIMEDI DELLA NONNA



Lo sapevate che …...


Ecco una cosa che oggi mi è venuta in mente e che credo possa essere utile a persone che come me a volte non sanno come affrontare certi “problemi” in cucina.
E così eccomi a rispolverare antichi consigli, detti anche “i rimedi della nonna”.

La prima sezione riguarderà consigli per la nostra CUCINA.

Buona lettura!

LE COTTURE

LA LESSATURA

Per la lessatura le verdure in genere devono essere tuffate in acqua salta bollente. Quando cuocete fagiolini e spinaci, aggiungete un cucchiaino di bicarbonato : resteranno belli verdi.

Gli spinaci si lessano con la sola acqua che rimane dopo il lavaggio.

Le carote possono essere lessate in acqua salata bollente con l'aggiunta di un po' di succo di mela: con questo stratagemma acquistano più sapore.

Se volete lessare le uova evitando la rottura del guscio tiratele fuori dal frigorifero per tempo e immergetele nell'acqua che non dovrà bollire con troppa forza, con un po' di aceto e un pizzico di sale grosso.

IL VAPORE

Il pesce, i crostacei e le carni bianche si prestano assai bene alla cottura al vapore e conservano il loro sapore originale. Ecco qualche ricetta veloce :
Cuocete i tranci di nasello e di salmone aggiungendo del vino bianco all'acqua e cospargendo il pesce di prezzemolo fresco;
farcite le trote con erbe aromatiche;
se dovete cuocere le cozze o altri molluschi mettete nell'acqua alcuni grani di pepe, alloro, un pezzo di peperoncino piccante e qualche fettina di limone.

La carne rossa non si presta a questo tipo di cottura, perché tende a disperdere i succhi che contiene. Tuttavia potete provare con il vitello, profumato semplicemente con salvia o altre erbe: risulterà morbidissimo e saporito.

IL CARTOCCIO

La cottura al cartoccio ha di buono che conserva i succhi del cibo che viene cotto, consente di ridurre l'utilizzo dei condimenti, non sporca il forno e non crea odori.

Un piatto di sicuro effetto è il cartoccio di spaghetti al sugo di vongole e cozze.
Lessate la pasta, mescolatela con le cozze e le vongole, condite con olio, sale e pepe e sigillate in un cartoccio di carta da forno. Passate in forno caldissimo per pochi minuti: gli spaghetti si insaporiranno in modo naturale e sano.

Ci stiamo avvicinando al Natale e quindi può essere utile sapere che se dovete cuocere lo zampone o il cotechino, una punzecchiata con un ago serve per evitare che la pelle scoppi durante la cottura, avvolgeteli nell'alluminio per alimenti e tuffateli in acqua bollente. Quando saranno cotti, aprite il cartoccio e trasferiteli sul piatto da portata. Volendo si possono congelare chiusi dentro il cartoccio, una volta raffreddati ovviamente, e lo stesso si può fare con i loro avanzi. Per riutilizzarli basterà tuffarli in acqua bollente per una decina di minuti.

La carne cotta al cartoccio, può essere spennellata con poco olio, solamente con verdure però che non rilascino molto liquido, altrimenti la carne si lessa: vanno bene in questo caso patate tagliate a spicchi, carote a filetti o punte di asparagi.

Per quanto riguarda il pollo al cartoccio, va cucinato cosparso di fettine di limone, farcito con erbe aromatiche e limone e insaporito con sale e pepe, senza altri condimenti. Poiché emette del liquido , è necessario praticare dei fori nel cartoccio per far uscire il vapore che si creerà.

IL FORNO

Quando volete cucinare la carne al forno, legatela con spago da cucina perché non perda la forma,quindi rosolatela per qualche minuto a fuoco vivace, in poco olio, in modo che si formi una crosticina in grado di trattenere all'interno i succhi. Dopo questa operazione potete trasferirla nella pirofila unta con un poco d'olio d'oliva e gli aromi del caso ( rosmarino per il manzo, salvia per il vitello, alloro per il maiale...), irrorandola con l'olio in cui l'avete rosolata. Ogni tanto bagnatela con il suo sugo, mai con acqua o vino, perché la farebbero attaccare alla pirofila.
Se desiderate cucinare la carne con il vino, mettete il pezzo di carne a marinare per qualche ora, poi scolatelo bene lasciandolo su una griglia. Se temete che la carne risulti troppo salata, mettete nel sugo delle fette di patata cruda ( avrà il potete di assorbire il sale in eccesso ).

Per quanto riguarda il pollo arrosto invece si può prepararlo passandolo tutto con mezzo limone e farcendolo con fette di limone e rosmarino: in questo modo risulterà più tenero.

Quando si cuoce la pizza, sapete che è opportuno aggiungere il basilico solo verso la fine della cottura: immergetelo velocemente nell'olio prima di porlo sulla pizza, eviterà che le foglioline si secchino.

Per chi ama invece fare il pane in casa, c'è un accorgimento interessante da utilizzare durante la cottura : mettete nell'impasto di farina, acqua e lievito anche una patata a pasta bianca schiacciata, per dare morbidezza. Sistemate il pane a metà altezza nel forno e, sul fondo, ponete un pentolino d'acqua: il vapore sprigionato eviterà che l'impasto si secchi troppo.

LA BRACE

Per la cottura alla brace che sia nel camino o sul barbecue, gli accorgimenti sono gli stessi.
Usare legna profumata come l'ulivo o la vite o delle pigne profumerete il cibo che state cuocendo.

Quando decidete di cuocere il pollo alla brace, apritelo a libro e insaporitelo con sale, pepe, spezie e schiacciatelo nella griglia doppia, mettendolo abbastanza vicino alle braci, poi ungetelo con un preparato di olio e limone.

Per chi ama la selvaggina spesso il problema è il sapore di selvatico: eliminatelo riempiendo per esempio la pancia del fagiano o delle beccacce con alloro, bacche di ginepro e fettine di limone e ungete durante la cottura con olio e limone. Fate lo stesso per le quaglie mettendo nella pancia salvia e qualche chicco di uva bianca: potete servirle con dell'uva bianca cotta con un po' di burro.

Le verdure vanno cotte alla brace velocemente, a fuoco medio-alto. Alcune perdono acqua ( i pomodori) perciò devono stare pochissimo sulla griglia, giusto il tempo di scaldarle e far arrostire un po' la buccia. Ungete tutte le verdure con un po' d'olio e mettetele nella griglia doppia per poterle girare senza romperle.
Fate cuocere le patate sotto la cenere, chiudendole in un cartoccio. Lasciatele nella cenere calda per circa mezz'ora, a seconda della grossezza.

Non ci crederete, ma si può cucinare alla brace anche certa frutta, per esempio fette di mela, di ananas , banane tagliate per il lungo da servire, poi, con cioccolato fuso o assieme al gelato. La frutta è ottima anche servita assieme ad alcune preparazioni di carne : costine di maiale e ananas, arrosto di vitello e banane, pollo arrosto e mele o pere.

Per oggi è tutto! Alla prossima e buona serata a tutti!
A.