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martedì 28 gennaio 2014

"LA CUCINA A IMPATTO (QUASI) ZERO" : UN MONDO DA SCOPRIRE

Oggi vorrei rendervi partecipi di una lettura interessante.
Spolverando la libreria e scartabellando fra i numerosi libri che la affollano, ho ritrovato un testo che avevo dimenticato di avere.
Ciò che leggerete di seguito è tratto da “La cucina a impatto (quasi) zero” di Lisa Casali (il suo fortunatissimo blog è www.ecocucina.org) e Tommaso Fara, Ed. Gribaudo.



Consiglio a tutti di leggerlo.
In questi tempi di crisi e dopo anni di grande spreco in ogni senso, credo sia importante considerare quanto, in tempi privi di una politica consumistica, vigeva il principio del “non si butta via niente”.
Credo che questi due autori, con il loro testo, siano riusciti in modo chiaro, semplice e dettagliato, a comunicare l'importanza del saper acquistare e “consumare” in modo intelligente, sano, naturale ed ecologico..

Questo è l'estratto che vi dedico oggi.
Spero vi incuriosisca a tal punto da acquistare il libro. Merita e il viso di Lisa ispira totale fiducia, non credete?
immagine di Claudia Castaldi



PERCHÉ DOVREMMO MANGIARE QUELLO CHE FINO A IERI ABBIAMO BUTTATO VIA”
tratto da “La cucina a impatto (quasi) zero"
di Lisa Casali e Tommaso Fara
Ed. Gribaudo
Se badiamo ai nostri comportamenti abituali in cucina e a tavola, possiamo osservare che siamo abituati a scartare una notevole parte delle materie prime che utilizziamo. Lo facciamo per abitudine, per tradizione, per comodità, anche per estetica, senza mai domandarci se si tratta di un comportamento giustificato. É velenoso quello che scartiamo? No di sicuro. É veramente non commestibile o - almeno – così povero di nutrienti da giustificarne l'eliminazione? Nemmeno.
E non si tratta di proporzioni trascurabili, soprattutto se teniamo conto del fatto che già il coltivatore “toeletta” frutta e verdura prima di immetterle sul mercato.
Se guardiamo la tabella in questa pagina, osserviamo che lo scarto raramente scende sotto il 20%.
Molte parti delle materie prime che utilizziamo vengono scartate solo perché “si è sempre fatto così”: si eliminano le foglie esterne di molte insalate perché preferiamo il cuore, più tenero e spesso più bianco ( ma assai meno saporito e meno ricco di clorofilla...) ; si scartano i torsoli del broccolo siciliano, del broccolo romano e del cavolfiore, perché “duri”, ignorando che , se sbucciati e tagliati a fettine sottili, cuociono in un attimo e sono morbidissimi; si gettano le foglie sommitali di sedano e finocchio, che invece sono tenerissime e saporite; non si conservano le foglie verdi di cipolle, porri e aglio fresco, e nemmeno quelle di rape, ravanelli e barbabietole: saltate in padella, diventano tutte un gradevole complemento per le frittate.
Le bucce e i torsoli della frutta, poi, vengono eliminati senza pietà ( hanno addirittura inventato appositi strumenti per sbucciare e detorsolare senza fatica ).
In tavola non arrivano mai, eppure sono autentici concentrati di sostanze benefiche!
Vediamo, ora in una rapida carrellata, i motivi nutrizionali che suggeriscono di non gettare, anzi, di valorizzare questi “scarti”.


AGRUMI
Il sottobuccia contiene sostanze antibiotiche naturali, enzimi, vitamine, sali che non sono presenti in uguale concentrazione della polpa.
É dunque importante non buttarlo, e farne uso nell'alimentazione quotidiana.
Per quanto riguarda i limoni, oltre al succo, adatto per le verdure crude come condimento, al posto dell'aceto, o per le spremute di succo d'arancia, di questi frutti potrebbe essere consumato tutto : la scorza, l'albedo ( la parte bianca della buccia ) contengono limonene e altri limonoidi, sostanze aromatiche con attività antitumorali e anticolesterolo.
Ma le proprietà preventive e terapeutiche del limone sono numerose: è molto utile per i diabetici, in quanto la presenza di acido citrico abbassa il tasso di zuccheri del sangue. É un antisettico e un battericida, tutto il frutto è ricco di vitamina C, mentre la vitamina A si trova solo nella scorza.


UVA
Le foglie della vite, strepitose dal punto di vista gastronomico, proteggono dalle vene varicose; i vinaccioli e i semini dell'uva hanno proprietà anticolesterolo. Nella cucina greca esistono ricette di riso e carne cucinati sopo essere stati avvolti nelle foglie di vite. In commercio è reperibile, sia pure con qualche difficoltà, l'olio di vinaccioli.


PATATE
Le bucce delle patate sono commestibili: bisogna solo fare attenzione a non consumarle dopo la germinazione o se presentano chiazze verdi.


FORMAGGI
Se si utilizzano le croste dei formaggi è molto importante lavare bene la superficie esterna per evitare di ingerire muffe ma, a parte questo, non vi sono controindicazioni. Particolarmente pregiate sono le croste del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, che alcuni negozi di latticini vendono in confezioni a parte, a basso prezzo.
Un possibile uso, assai apprezzato, è aggiungerle in piccoli pezzi al minestrone di verdure.



LISCHE E TESTE DEI PESCI, CARAPACE DEI CROSTACEI
Il carapace dei crostacei, ricco di calcio, può essere mangiato se “trasformato” ( sciolto con limone, tritato, ecc. ); lo stesso vale per le lische dei pesci, rese commestibili e non pericolose dalla tostatura.

Quanto alle teste dei pesci, non vanno mai gettate e vengono utilizzate, insieme a verdure ed erbe aromatiche, per preparare il fumetto. Se invece vengono rosolate, fatte a pezzi e frullate si trasformano in una gustosa soupe de poisson da assaporare con l'accompagnamento di crostini di pane abbrustoliti, e forniscono all'organismo un notevole apporto di calcio.”

Buona lettura!

lunedì 27 gennaio 2014

LA ZUCCA E IL SUO MONDO


LA ZUCCA : cibo considerato povero e delle cucine contadine, ad oggi ha acquistato valore ed utilizzo incredibile nelle ricette dei grandi chef. Non tutti la amano e la utilizzano nelle proprie ricette, ma basta conoscerla meglio per innamorarsene.

ORIGINI E TIPOLOGIE
Appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee di cui si contano 90 generi e 900 specie, sembra che i primi esemplari comparvero in India, che fosse già coltivata dai Romani, Egiziani e Greci, e che solo dopo la scoperta dell'America tre furono le specie che arrivarono in Europa :

- Cucurbita Maxima , detta comune, con frutti sferici, ovali o allungati dalla buccia rugosa, giallo-verde o rossastra.
Tra le varietà più note di questa specie troviamo la Marina di Chioggia, rotonda e schiacciata ai poli dalla polpa compatta , zuccherina e molto saporita. Poi abbiamo la Piacentina più soda e farinosa. Infine la Mantovana, pastosa e di sapore dolce.
- Cucurbita Moschata, dalla forma più allungata, buccia liscia di colore dal giallo al verde e la polpa , dal giallo all'arancione, di consistenza pastosa.
- Cucurbita Pepo a cui appartengono soprattutto le molte varietà di zucchine e alcune zucche d'inverno.

Una curiosità su un'altra specie chiamata Lagenaria : per la loro forma detta “a fiasco”, le più grandi venivano svuotate ed essiccate ed utilizzate come contenitori per il trasporto di liquidi, mentre le più piccole per conservare la polvere da sparo, il tabacco oppure il sale.

PROPRIETÀ E BENEFICI
La zucca è un alimento ipocalorico, circa 18 kcal per ogni 100gr, per questo è consigliata nelle diete. Contiene numerosi minerali quali potassio, fosforo, calcio , ferro e molte vitamine, di cui la principale e in maggiore quantità, è la Vitamina A. Ultimo ma non meno importante il betacarotene.
Ha proprietà lassative, nutrienti, depurative e diuretiche.

I semi di zucca, contenenti cucurbitina, sono conosciuti per le loro proprietà vermifughe e svolgono azione antiossidante.
Il betacarotene, in particolare ha la capacità di contrastare i radicali liberi, protegge il sistema circolatorio ed è antinfiammatorio.
Inoltre fin dai tempi più antichi alla zucca sono state attribuite proprietà calmanti, indicata quindi per chi soffre di ansia, nervosismo ed insonnia.
La polpa viene considerata ottima come lenitivo in caso di scottature ed infiammazioni della pelle.


IN CUCINA
Come dicevo, nel tempo la zucca è stata rivalutata in cucina ed oggi per esempio rientra come ingrediente base di piatti rinomati in Lombardia, Veneto ed Emilia, in cui viene utilizzata tutto l'anno.

La varietà più versatile in cucina è la Cucurbita Maxima per la sua polpa carnosa e pastosa; si presta per la preparazione di tortini, ripieni per tortelli e di ottimi risotti. Gli abbinamenti migliori risultano essere con spinaci,
funghi, salsiccia e tartufi.

Dopo averla bollita, la si può utilizzare per gnocchi, purè da servire con carni in umido o il mitico zampone, ma possiamo anche tagliarla a dadini e cuocerla in forno o arrosto per servirla come contorno.
Si possono preparare zuppe e creme e quella in versione dolce , diventa ingrediente perfetto
per torte, soufflé e marmellate, esaltandone il sapore con l'aggiunta di cannella, garofano, anice stellato e zenzero.

COME ACQUISTARLA
La stagione della zucca va da agosto a gennaio, anche se si trova in commercio tutto l'anno, ma dato che è conservata in ambienti a temperatura controllata, risulta più acquosa e meno buona.


Un trucco per verificare se sia fresca al momento dell'acquisto, è sufficiente colpirla leggermente sulla buccia: se matura al punto giusto produrrà un suono sordo.
La tradizione popolare invece ci ha trasmesso un altro metodo : immergere la zucca in un'ampia bacinella d'acqua ; se resterà a galla sarà acerba, se andrà a fondo avrà raggiunto il giusto grado di maturazione e sarà pronta per essere consumata.
Il picciolo deve essere morbido e la buccia priva di ammaccature.

COME CONSERVARLA
INTERA : Per mantenerne inalterata la freschezza, va conservata in un sacchetto di carta nel ripiano più basso del frigorifero o in un ambiente buio, fresco e asciutto.


A SPICCHI : Se acquistate la zucca già tagliata a spicchi, per verificare la freschezza del taglio scelto, controllate che la parte esposta all'aria non sia troppo asciutta, che il colore sia giallo intenso o arancio, che la buccia sia spessa e che i semi interni siano siano ancora umidi e leggermente scivolosi. Per conservare al meglio gli spicchi, avvolgeteli nella pellicola trasparente ( così non si disidraterà e non perderà la vitamina A ) e teneteli in frigo per non più di tre giorni.
Potete anche privarlo della buccia, tagliarlo a dadini, scottarli in acqua bollente per qualche minuto e congelarli conservandoli per un massimo di 30 giorni.


COME PULIRLA
Pulire la zucca è un'operazione difficoltosa.
Se la ricetta che vi apprestate a preparare , vi richiede l'utilizzo della polpa passata, conviene solo eliminare i semi e i filamenti interni e, solo dopo la cottura, privarla della buccia.
Se invece dovete utilizzarla a cubetti, tagliatela a fette ed eliminate la buccia una fetta alla volta con un coltello robusto.

Non gettate i semi : lavateli, salateli e fateli tostare adagiati su una teglia ricoperta con carta da forno a 180°, fino a renderli croccanti.
Diventeranno un ottimo snack ricco di minerali che chiuso in una scatola di latta si manterrà per qualche settimana.


COME CUOCERLA
Ovviamente la modalità di cottura dipende sempre dalla ricetta che intendete preparare.

IN FORNO : Si può cuocere intera, rovesciata su un foglio di alluminio dopo aver eliminato il picciolo, oppure a fette, sempre coperta da un foglio di alluminio che eviterà che si secchi in superficie.

A VAPORE : i pezzi andranno posati su un cestello affinché non tocchino l'acqua. A questo proposito è ottima anche la pentola a pressione sempre con l'utilizzo del cestello.

BOLLITA : Questa modalità è da preferire se la ricetta ci consente di riutilizzare l'acqua di cottura, ideale per zuppe e minestre, ma facciamo attenzione che la zucca durante la bollitura non si disfi troppo.

STUFATA : se la zucca è la base del vostro risotto o vi serve per condire la pasta, andrà invece stufata, cioè cotta a lungo in pentola fino a che si disfa.


FRITTA : non poteva mancare un modo goloso di gustarla, ossia tagliata a fette sottili come si fa per le patate, infarinata o passata in pastella e immersa nell'olio bollente.





domenica 26 gennaio 2014

TORTA SALATA DI ZUCCA, VERZA E PATATE

Oramai avete capito la mia passione per le torte salate, così in questa domenica assolata, vi propongo questa ricetta composta da ingredienti tipici della stagione invernale.

TORTA SALATA
ZUCCA VERZA E PATATE
Ingredienti :
1 rotolo di pasta Brisée o pasta Sfoglia
Zucca : 250 gr
Patate : 1 grande
Cipolla : 1
Verza : ¼
Olio Extravergine di oliva : qb
Brodo vegetale
Semi di sesamo nero
Sale : qb

Preparazione :
Tritiamo per prima la cipolla e la stufiamo in una pentola con l'olio extravergine di oliva,
aggiungiamo poi le patate tagliate a fette e lasciamo rosolare, salando leggermente.

Dopo circa 5 minuti di cottura aggiungiamo la
verza lavata e tagliata sottile.
Facciamo cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti bagnando ogni tanto con il brodo caldo, fino a quando le verdure saranno cotte , ma ancora croccanti.
Intanto avremo cotto la zucca tagliata a dadini in un'altra pentola con un poco d'olio e brodo bollente.
Facciamo raffreddare entrambe le preparazioni, dopodiché procediamo ad amalgamarle.
Ora prendiamo il nostro fondo di pasta Brisée o pasta Sfoglia, foderiamo la nostra teglia e aggiungiamo il nostro composto di verdure.
Spolveriamo la superficie con il sesamo nero e inforniamo a 180° per circa 25/30 minuti.

Et voilà!


Buon Appetito e buona domenica!

venerdì 24 gennaio 2014

TORTA SALATA ALLE VERDURE

Quando ho poco tempo per inventarmi qualcosa, scelgo con piacere di preparare una torta salata.
Semplice, veloce da preparare , gustosa e sana.
Buona appena sfornata, ma anche fredda il giorno dopo o per una sana merenda.
Quindi ecco la ricetta di oggi :

TORTA SALATA ALLE VERDURE


Ingredienti :
1 confezione di Pasta Brisée o Pasta Sfoglia
1 cipolla rossa (grande)
2 zucchine
4 carote (media grandezza)
Olio extravergine d'oliva : qb
Doppio concentrato di pomodoro Mutti : 2 cucchiai
2 uova
Panna da cucina : 50 ml
Parmigiano Reggiano grattugiato: 2 cucchiai
Sale : qb
Pepe: qb

Preparazione :
Cominciamo con il pulire, lavare e tagliare le verdure. Mettiamole in un piatto foderato con un foglio di scottex per assorbire l'umidità e l'acqua in eccesso.


Affettiamo la cipolla e mettiamola in una padella capiente con Olio Extravergine d'Oliva e facciamola soffriggere fino a che non diviene dorata.



Aggiungiamo le altre verdure e lasciamo il tutto a fuoco moderato, dopo circa 1'minuto abbassiamo la fiamma e copriamo con un coperchio per 15', girando di tanto in tanto.

Trascorsi i 15' scopriamo, aggiungiamo i due cucchiai di doppio concentrato di pomodoro e amalgamiamo con molta cura, infine aggiungiamo sale e pepe e lasciamo asciugare il sugo a fiamma moderata per altri 10', sempre girando di tanto in tanto e avendo cura di mantenere le verdure integre.



Una volta pronte, mentre le lasciamo raffreddare, sbattiamo le due uova in un piatto unendo la panna, il parmigiano, un pizzico di sale e un pizzico di pepe ; infine uniremo le verdure che nel frattempo si saranno raffreddate e amalgamiamo con cura.


Tiriamo fuori dal frigo la nostra Pasta Brisée e la srotoliamo sulla pirofila insieme alla sua carta forno.
Buchiamo la base con i rebbi della forchetta in modo che la torta durante la cottura non si gonfi.

A questo punto versiamo il composto, livellliamo la superficie avendo cura di distribuirlo in maniera uniforme e richiudiamo il bordo della pasta per far si che il contenuto non debordi durante la cottura.



Cuociamo in forno statico preriscaldato a 180° per 45' e ricordate di azionare il grill negli ultimi 5' di cottura per dorare la superficie.


Et voilà!
Buon appetito!


venerdì 17 gennaio 2014

ZAFFERANO : PROPRIETÀ E BENEFICI

Oggi parliamo di Zafferano, altro ingrediente che utilizzo spesso nelle mie ricette.

Le sue proprietà benefiche per la salute, la rendono una delle spezie maggiormente utilizzate in cucina e non solo.
È originario del sud ovest asiatico ed è la spezia più costosa al mondo e per motivi non futili. Pensate che ogni ettaro ne produce solo circa 6 chili all'anno.
Sono necessarie circa 200 ore di lavoro per raccogliere i fiori e rimuovere gli stami per l'essiccazione, per riuscire a produrre solo 1 chilo di zafferano. Per fortuna il suo utilizzo prevede una bassissima quantità di polvere. 
Il migliore che ho trovato in commercio, di quello venduto in bustina, è quello con marchio “3Cuochi” che proviene dalla regione Abruzzo e che consiglio a chiunque.
In Italia le maggiori aree in cui si coltiva sono l'Umbria, le Marche, la Sardegna e, appunto, l'Abruzzo.

Lo Zafferano contiene minerali come calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro, magnesio e manganese. Inoltre vi troviamo presenti vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C.
Si trovano tracce del suo utilizzo come rimedio per diversi disturbi, addirittura in alcuni testi medici risalenti all'antica Persia ,in cui già venivano sottolineati i benefici verso disturbi respiratori e ulcere dello stomaco.

Utile per placare l'ansia, la medicina Ayurvedica stessa, lo considera una sostanza a metà strada fra alimento e farmaco.
La proprietà principale è quindi antistress e antidepressivo naturale.
Può essere utilizzato per uso topico, per problemi di acne, migliorando la condizione generale della pelle, mentre per uso interno, oltre agli effetti antidepressivi, ha effetti sulla circolazione sanguigna, la regolazione delle mestruazioni, nel trattamento dei disturbi digestivi, per sedare la tosse e nel sollievo del respiro asmatico, e infine nella riduzione della febbre.

In paesi come il Tibet viene utilizzato fin dai tempi antichi come ingrediente per incensi medicinali, mentre in Iran viene ancora oggi investito moltissimo per la ricerca di suoi possibili usi medicinali.

Composto dagli stimmi color rosso che, polverizzati e sciolti nelle pietanze, danno al cibo quel caratteristico color giallo intenso, contiene circa 150 sostanze, di cui 4 fondamentali :appartenenti alla famiglia dei carotenoidi.
I principi attivi contenuti, hanno effetti positivi su neurotrasmettitori cerebrali come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina.
Le sostanze attive dello zafferano sostengono i processi fisiologici che riguardano la memoria e l'apprendimento e agiscono in generale sulla salute del cervello e del sistema nervoso, grazie alle sue notevoli proprietà antiossidanti.

Siamo abituati ad associare l'uso dello zafferano in cucina, principalmente al risotto, ma in realtà può essere usato su pasta, dolci, carni e yogurt. Inoltre è possibile utilizzarlo in tisana, modalità in cui i suoi carotenoidi, che sono tra i pochi solubili in acqua, si estraggono facilmente con la bollitura.

Istruzioni per la tisana :
mettere un pizzico di zafferano in polvere in una tazza d'acqua, portare ad ebollizione e lasciar riposare per circa dieci minuti. Aggiungendo un cucchiaino di miele si otterrà un ottimo infuso sia digestivo che antistress, che bevuto la sera vi aiuterà anche a conciliare il sonno.

Storicamente, lo zafferano veniva usato come colorante naturale ed in India, Tibet e Cina era utilizzato per produrre il colore delle vesti
per i monaci indù e buddisti, conferendo quel colore giallo-arancio con una leggera sfumatura rossastra unica e inimitabile anche dalle altre spezie esistenti, come ad esempio, la curcuma.

Importante da ricordare: come molte cose in natura, oltre ai benefici se usato in maniera corretta, può diventare tossico se utilizzato in dosi errate : si dice che la dose ideale che non deve mai essere superata, sia quella di 1,5 grammi al giorno.






giovedì 16 gennaio 2014

ZUCCHINE : OTTIMO RIMEDIO PER LA NOSTRA SALUTE

Parlo sempre di ricette, ma non dei singoli ingredienti.
Spesso utilizzo le zucchine nelle mie ricette, così oggi ho deciso di parlare un po' di questo dono della natura.
Non tutti le apprezzano, ma forse non sanno che questo delizioso ortaggio possiede molte qualità.
Ma partiamo dalle origini.



Originaria dell'America centro -meridionale e dell'Asia meridionale, questo ortaggio dai mille benefici, ha cominciato a diffondersi in Europa intorno al XVI secolo.
Il periodo dell'anno in cui raccoglierla e consumarla è la primavera, ma oramai grazie alle serre, possiamo trovarla sui banchi dei nostri verdurai di fiducia tutto l'anno.

Le zucchine sono grandi fonti di potassio, calcio, fosforo, magnesio, non contengono colesterolo e per questo sono particolarmente indicate nella dieta degli sportivi.

Per quanto riguarda le vitamine in esse troviamo sia vitamina A che vitamina E, ma la più significativa è la vitamina C.
Sono contenuti carotenoidi, che svolgono funzione antitumorale, e acido folico, che esercita un'efficace azione digestiva.

Hanno un'azione lassativa e antinfiammatoria oltre ad essere disintossicanti e fortemente diuretiche.
Utilizzate cotte sono molto utili per combattere infiammazioni urinarie, insufficienze renali, disfunzioni a livello intestinale come dissenteria e stipsi, mentre crude sono sconsigliate a chi ha colon irritabile e problemi gastroenterici.


Hanno un basso contenuto calorico, questo è risaputo da chi spesso affronta diete dimagranti,
inoltre sono povere di sale e contengono pochissimi carboidrati e proteine.

Per ultimo, ma non meno importante, pare che i suoi benefici non riguardino solo il corpo, ma anche la mente, in quanto favoriscono il sonno, rilassano la mente e danno sostegno in casi di spossatezza o malessere generale.

Al momento di sceglierle per l'acquisto preferite le più piccole e sarebbe consigliabile, per avere garanzia di freschezza, sceglierle con il fiore ancora attaccato.


Se decidete di lessarle è preferibile non tagliare le estremità, affinché non assorbano troppa acqua.
Non dimenticate che una volta comprate, possono essere conservate in frigorifero dai 5 ai 7 giorni, nel cassetto inferiore delle verdure dove si mantengono al meglio ( anche se sarebbe bene utilizzarle nei primi due tre giorni ).


Mentre per la conservazione nel congelatore, dopo averle lavate e asciugate bene, vanno tagliate a fette spesse un centimetro, passate in acqua bollente per un minuto, lasciate raffreddare e riposte in un contenitore.




RISOTTO ZUCCHINE, GAMBERETTI E ZAFFERANO

Non so voi, ma io spesso quando sono sola a pranzo, tendo a spizzicare, più che mangiare. Ma sarà che sono a casa influenzata e già non mi sento granché, oggi ho voluto prepararmi un piatto degno di un pranzo e così, visto che ieri la mia mamma mi ha portato la verdura fresca che le avevo commissionato, ho preparato un bel

RISOTTO CON ZUCCHINE GAMBERETTI e ZAFFERANO.

Ingredienti per due persone:
Riso Carnaroli : 200 gr
Zucchine : 1
Scalogno : 1
Gamberetti : 200 gr
Zafferano : 1 bustina “3Cuochi”
Vino bianco : 1 bicchiere
Brodo vegetale : qb
Olioextravergine d'oliva : qb
Sale: qb
Pepe : qb

Preparazione :
Innanzitutto prepariamo il brodo vegetale ( va bene anche quello di dado ).
Tritiamo lo scalogno, e mettiamolo a soffriggere con olio extravergine d'oliva in una pentola capiente.
Tagliamo la zucchina, dopo averla lavata e privata delle estremità, a listarelle e poi a cubetti e uniamole al soffritto. Lasciamole cuocere per qualche minuto, poi uniamo il riso e amalgamiamo bene affinchè si tosti bene. Farlo tostare ci consentirà di avere un risotto che resta bello sgranato.
A questo punto aggiungiamo il bicchiere di vino, il sale e il pepe.
Da questo momento in avanti continuiamo ad aggiungere il brodo come nella cottura di qualsiasi risotto.

A poco più di metà cottura, sarà il momento di aggiungere la bustina di zafferano. Amalgamiamo bene fino a quando tutto il composto assumerà il tipico colore giallo intenso.
Negli ultimi cinque minuti di cottura del riso uniamo i gamberetti.

Attendiamo quasi la fine solamente perché, aggiungendoli troppo presto, i gamberetti si asciugherebbero troppo e diventerebbero stopposi.

E questo sarà il risultato.

Io l'ho abbinato ad un buon bicchiere di vino bianco Silvaner.
La mia influenza sta già migliorando...sarà merito del pranzetto?

Attendo vostri commenti dopo averlo provato.




lunedì 13 gennaio 2014

VELLUTATA DI LENTICCHIE ROSSE

Arriva il freddo, quello vero, o almeno così dicono da giorni nei tg e nelle trasmissioni meteo. Così ho pensato che sarebbe utile pensare di scaldarci un po' con una deliziosa crema calda, accompagnata da crostini di pane croccante. Adoro zuppe e creme, non solo perché scaldano il corpo e il cuore, bensì perché sono completamente sane e ricche di proprietà legate alle verdure che utilizziamo.

VELLUTATA DI LENTICCHIE ROSSE



Per quanto riguarda le proprietà legate alle Lenticchie Rosse, oltre alla digeribilità, sono ricche di ferro, proteine, zuccheri e vitamine.

Tempi di preparazione : 30'
Tempi di cottura : 30'

Ingredienti :

300 gr di lenticche rosse decorticate ( secche )
160 gr di pomodorini ciliegia ( o datterini )
100 gr di carota
1 scalogno
olio extravergine d'oliva
prezzemolo fresco tritato
prezzemolo essiccato
4 bicchieri d'acqua circa 
sale : qb
pepe nero : qb


Preparazione

Cominciamo con il mettere a bagno le lenticchie in abbondante acqua per 15/20 minuti.
Laviamo pomodorini e carote e tagliamoli a dadini.

Mettiamo un po' d'olio extravergine d'oliva in una capiente pentola e facciamo rosolare lo scalogno fino a renderlo dorato.
Aggiungiamo i dadini di pomodorini e carote e lasciamo rosolare per qualche minuto a fuoco moderato. Infine aggiungiamo le lenticchie dopo averle sgocciolate insieme ad un cucchiaio di prezzemolo tritato.
Dopo aver fatto insaporire il tutto per qualche istante sempre a fuoco moderato, abbassiamo la fiamma, aggiungiamo 2 bicchieri d'acqua circa e lasciamo cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti coprendo la pentola.. Fate attenzione che non si asciughi troppo.

Le lenticchie aumenteranno il loro volume e assorbiranno l'acqua; a questo punto ,possiamo scoprire e aggiungere altri due bicchieri d'acqua e il sale. Facendo sempre attenzione che il tutto resti piuttosto liquido lasciamo cuocere ancora per circa 10 minuti a fuoco basso, per poter poi procedere a frullare il tutto nel nostro robot. 
( va bene anche il minipimer )

Frulliamo fino a trasformare il nostro composto in una crema liscia e vellutata.. ( nel caso risultasse troppo densa aggiungeremo ulteriore acqua tiepida, mentre per contro se risultasse troppo liquida, la rimetteremo sul fuoco per qualche minuto ancora).

Terminiamo la nostra crema o VELLUTATA DI LENTICCHIE ROSSE, aggiungendo infine del prezzemolo essiccato, il pepe nero macinato e amalgamando bene.

Al momento di versare la nostra vellutata nelle ciotole, guarniremo con un pizzico di prezzemolo essiccato, una spolverata di prezzemolo fresco tritato e un filo d'olio extravergine d'oliva..
Mi raccomando: servite ben calda!

Buon Appetito!